Iniziano i lavori per la realizzazione del progetto “Realizzazione e Rifacimento di Opere di Difesa Spondale lungo il corso del fiume Mella” nei comuni di Pezzaze, Marcheno, Sarezzo e Villa Carcina.
Il contesto
L’intervento riguarda il Reticolo Principale – di competenza di Regione Lombardia – che ha delegato Comunità Montana di Valle Trompia in ragione della sua prossimità territoriale e della dimostrata competenza tecnica. Regione Lombardia ha finanziato diversi interventi urgenti e prioritari individuati sul territorio lombardo tra i quali l’intervento in oggetto, stanziando un importo complessivo pari a € 500.000,00. Comunità Montana ha a sua volta scelto di avvalersi per la progettazione e la direzione lavori degli interventi del supporto di Sevat.
L’obiettivo
L’obiettivo principale del progetto è mitigare i rischi di erosione spondale e inondazioni, migliorando la stabilità delle sponde e la sicurezza idraulica complessiva del fiume Mella nei territori dei comuni di Pezzaze, Marcheno, Sarezzo e Villa Carcina. Gli interventi riguarderanno la realizzazione e il rifacimento di opere di difesa spondale lungo il corso del fiume Mella, appartenente al Reticolo Idrico Principale individuato da Regione Lombardia.
Gli obiettivi specifici:
- Realizzazione di opere straordinarie al fine di garantire la difesa del suolo e la sicurezza idraulica
- Mitigazione del rischio idrogeologico
- Riduzione degli impatti negativi derivanti dalle alluvioni
INTERVENTO 1-2: Comune di Pezzaze
Per il progetto di Pezzaze si sono presi in esame due dati principali: la tipologia di Rischio e il numero di abitanti che insistono in tale area.
L’intervento n. 1 prevede il ridirezionamento del flusso sotto il ponte, essenziale per ridurre la velocità dell’acqua e prevenire l’erosione localizzata. La riprofilatura consentirà una distribuzione più uniforme del flusso, diminuendo i punti di stress idraulico sulle strutture esistenti.
Tracciato a mezza costa lungo sponda idrografica sinistra
Nella porzione più a sud, come secondo intervento si intende procedere con un disalveo per la rimozione dell’isola di sedimento in sponda destra idraulica e nel contempo passare alla realizzazione di un rinforzo spondale in sponda sinistra idraulica con realizzazione di una sotto murazione e ripristino della scogliera esistente. La realizzazione della sotto murazione e l’approfondimento del piede spondale in destra idraulica aumenteranno la stabilità delle scogliere esistenti, riducendo significativamente il rischio di collasso delle sponde in caso di eventi alluvionali. La rimozione dell’isola di sedimento migliorerà il deflusso dell’acqua, riducendo il rischio di ostruzione e inondazione. Il rinforzo spondale in sinistra idraulica contribuirà ulteriormente alla stabilizzazione delle sponde.
INTERVENTO 3: Comune di Marcheno
Nel comune di Marcheno è previsto un intervento, localizzato all’altezza di via Canossi, attraverso cui procedere alla demolizione di alcuni residuati di opere idrauliche in alveo (presa/diga) in sponda sinistra e destra idraulica, il taglio delle sponde e conseguente disalveo per la verifica dell’effettiva presenza di roccia.
Nella porzione di sponda al di sopra della roccia dove si trova del sedimento, si prevede la realizzazione di scogliere a protezione delle strutture sovrastanti in sponda destra idraulica.
Si può evidenziare la presenza di un forte restringimento appunto causato dalla briglia in cattivo stato manutentivo. Con la rimozione delle strutture residue e il taglio delle sponde, la sezione idraulica del corso d’acqua potrà tornare pienamente funzionale alla portata normale e alle ondate di piena. Inoltre, le scogliere realizzate su sedimento garantiranno una protezione adeguata delle sponde contro l’erosione, specialmente in presenza di sedimenti che potrebbero essere facilmente erosi in caso di flussi intensi.
Pertanto i due interventi congiunti assicureranno una quota di fondo del fiume Mella il più bassa possibile e pertanto eviteranno l’esondazione nei punti indicati più a valle, dove si trovano alcune zone di rischio medio R2 fino ad arrivare al rischio molto elevato R4.
INTERVENTO 4-5: Comune di Sarezzo e Villa Carcina
L’intervento previsto nel comune di Sarezzo si colloca all’altezza di via San Bernardo. L’intervento n. 4 si trova in una zona a rischio molto elevato – R4, coinvolgendo ben 582 abitanti; e con la presenza di insediamenti produttivi potenzialmente pericolosi dal punto di vista ambientale.
Il progetto prevede la realizzazione di un rialzo arginale in sponda idraulica sinistra, attraverso la costruzione di un muro di contenimento dell’ondata di piena sulla base delle risultanze e verifiche idrauliche sui tempi di ritorno a 200 anni, in rispondenza alla Direttiva Alluvioni. Tale soluzione è stata autorizzata con Parere Idraulico n. 7/2023 della Direzione Generale Enti Locali, Montagna, Risorse Energetiche, utilizzo risorsa idrica coordinamento degli uffici territoriali regionali e gestione fondo comuni confinanti Ufficio Territoriale Regionale Brescia.
Inoltre, è prevista la sistemazione di alcuni massi della scogliera esistente sulla sponda idraulica sinistra, scalzati durante le recenti ondate di piena del fiume Mella.
Pertanto la costruzione di un muro in cemento armato ad altezza variabile risponderà efficacemente alle esigenze di contenimento delle ondate di piena: questa soluzione migliorerà significativamente la sicurezza idraulica del territorio. La sistemazione dei massi scalzati ripristinerà l’integrità della scogliera preesistente, migliorando la resistenza delle sponde alle forze erosive durante le ondate di piena.
Poco più a sud, l’intervento 5 risulta inserito in un’area con un indice di rischio molto elevato R4: interessa un notevole numero di abitanti e vede la presenza sia di insediamenti produttivi potenzialmente pericolosi dal punto di vista ambientale, sia di beni ambientali-storici-culturali di rilevante interesse nonché strutture strategiche e sedi di attività collettive. Pertanto, il bacino interessato, risulta di particolare criticità in caso di possibili fenomeni di esondazione del fiume Mella.
Si prevede la demolizione della scogliera per la porzione eccedente in alveo poiché al di sotto di essa si sono verificati fenomeni di erosione. Si interverrà poi con la realizzazione di una nuova sotto murazione più profonda ma di ridotta larghezza al fine di recuperare sezione liquida. Seguirà il risezionamento dell’alveo mediante disalveo di materiale depositato in sponda idraulica destra.
In particolare, intervenire sulla sotto murazione degradata permetterà di assicurare il mantenimento della sponda nelle migliori condizioni anche in presenza di fenomeni di piena. Il risezionamento dell’alveo attraverso la rimozione del materiale depositato migliorerà il deflusso dell’acqua, riducendo il rischio di inondazioni e migliorando la capacità di trasporto del fiume.
In conclusione
Le presenti soluzioni progettuali sono state valutate insieme ad altre opzioni tecniche, sempre restando all’interno delle tecniche di ingegneria naturalistica per la sistemazione delle sponde in quanto considerate con un minor impatto per il paesaggio e più idonee ad un contesto montano.
Tutti gli interventi descritti consentiranno la riduzione della pericolosità e del rischio sugli elementi direttamente esposti, come previsto dalle disposizioni tecnico amministrative.
Ente Attuatore: Comunità Montana di Valle Trompia
Coordinamento progettazione e progetto architettonico: Arch. Fabrizio Veronesi
Responsabile di commessa e progettista: Geom. Alessandro Gatta
Responsabile sicurezza: Ing. Matteo Manenti
Geologo: Dott. Geol. Mauro Zubani
Ingegneria idraulica e strutture: Ing. Nicola Letinic – Studio Tecnico Associato HABITAT 2.0